E se facebook dovesse fallire?

Ti sembra impossibile?

Ti racconto alcune storie:
Il 12 settembre del 2008 una delle più importanti banche d’affari del mondo, la Lehman Brothers dichiarava bancarotta. Una banca che falliva, qualcosa che fino a quel momento sembrava impossibile, se si pensa al concetto stesso di banca.

Lehman Brothers fino a quel momento aveva realizzato una serie di operazioni ad alto rischio che avevano innescato delle reazioni a catena che l’hanno portata poi alla triste conclusione.

Nel gennaio del 2014 chiudeva l’ultimo negozio della catena Blockbuster, fino a quel momento leader indiscusso del mondo del noleggio di film e videogiochi, non resse la concorrenza delle nuove piattaforme digitali come Netflix.

Nel 1995 nasce Ebay, la prima piattaforma di e-comerce dove chiunque avrebbe potuto vendere all’asta o con prezzo fisso, praticamente qualsiasi cosa (di lecito), per anni è stato il leader indiscusso, finché, quasi come se fosse semplicemente acceso un interruttore, Amazon ha cominciato la sua scalata al mercato e accanto a lui altri giganti come Aliexpress. relegando così Ebay ad un ruolo di comprimario facendo perdere il primato nel mondo dell’e-commerce.

Questi brevi esempi, ma se ne potrebbero fare tanti altri, ci danno delle indicazioni ben precise: tutte queste aziende sono società di capitali che sono sul mercato e spesso realizzano delle operazioni commerciali, finanziarie o strategie di marketing che, noi utenti, non conosciamo. Diamo per scontato che siano società stabili, quasi indistruttibili, ma non è così! Ogni volta che un nuovo competitor ad alta innovazione affronta il mercato mette in crisi uno dei giganti che fino a quel momento avevano dettato le regole.

E Facebook allora?

Oggi Facebook è una delle più importanti società di comunicazione al mondo, un media a tutti gli effetti, proprietaria di marchi come Istagram e WhatsApp, gestisce e conosce i dati di quasi 3 miliardi di persone in tutto il mondo. 
È impossibile che possa fallire! Oppure no?

Come già detto, anche Facebook è una società di capitali, sostenuta da investitori e da inserzionisti che promuovono le proprie attività sul più noto social network del mondo.

Questa condizione, che la rende estremamente forte, in quanto leader di mercato, quasi operante in una condizione di monopolio, la rende anche estremamente fragile.

All’inizio del 2018 Facebook fu vittima dello scandalo Facebook-Cambridge Analytica, scandalo che dimostrò la vulnerabilità dei sistemi di Facebook e la possibilità di raccogliere dati e diffonderli con estrema facilità, lo scandalo dimostrò che furono rubati dati di milioni di utenti, attraverso un’app esterna fatta girare sul social network, dati che poi vennero usati per manipolare l’orientamento elettorale durante le elezioni politiche americane che portarono alla vittoria Donald Trump.

Lo stesso Zuckerberg si assunse la responsabilità e la società che controlla Facebook perse milioni di dollari in borsa, portando il titolo ad una soglia estremamente pericolosa. Inoltre, tantissimi investitori si sono tirati indietro in quel periodo.

È tutto? Sicuramente no, Facebook, come detto, al momento è il leader nel mondo dei social network, anche grazie ad Istagram, tuttavia di recente, un nuovo social media si affaccia e cresce a ritmi vertiginosi: Tik Tok, la piattaforma cinese che consente di registrare brevi video, dapprima scaricato da una fascia d’età abbastanza giovane, ora sta cominciando a prendere piede anche tra i più grandi, Tik Tok sta lentamente ma progressivamente rosicchiando utenti e quote di mercato a Facebook.

È tutto? Forse no.

Già molte aziende stanno decidendo di lasciare Facebook per sviluppare e incrementare canali proprietari, un esempio su tutti in Italia è il gruppo bancario Unicredit, che ha deciso di mantenere la propria presenza social esclusivamente su Linkedin e Twitter a favore di uno sviluppo costante delle proprie piattaforme.
Quindi, cosa ci dobbiamo aspettare? Facebook, essendo leader di mercato, come visto, è anche maggiormente esposto a crisi, scandali e diminuzioni di quote di mercato.
Quindi Facebook fallirà? Ci auguriamo di no, ovviamente, ma tutto è possibile come abbiamo visto.

Allora che si fa?

La cosa migliore da fare, sempre, è investire su se stessi, creare i propri canali di comunicazione e renderli efficienti ed efficaci per i propri scopi, che si tratti del sito internet o del più complesso e-commerce
Affidare la propria comunicazione esclusivamente ai giganti del web significa subirne anche le loro politiche.

Facebook non fa filantropia, lavora per fare business, così, mettendoci in condizioni di aprire gratuitamente le nostre pagine aziendali e caricare i nostri contenuti liberamente, ci mette anche nelle condizioni di dover investire dei budget affinché i nostri contenuti abbiano una diffusione che generi dei risultati considerevoli.

Ci si aspetta lo stesso scenario dal nuovo strumento per l’e-commerce che Facebook ha appena lanciato: avremo la possibilità di caricare liberamente i nostri prodotti, ma senza dei budget importanti i risultati saranno sicuramente poco soddisfacenti, così come le fee da riconoscere a Facebook per le transazioni saranno un ulteriore costo da mettere in bilancio per sostenere la nostra attività. Finché non cambieranno gli algoritmi e saremo costretti a rivedere ex novo le nostre strategie.

Puntare su piattaforme esterne, significa esserne schiavi.

Strutturare una propria strategia di comunicazione, che si fondi su nostre piattaforme, sfruttando le potenzialità dei social, potrebbe invece essere la chiave per mantenere nel tempo dei livelli ottimali nella gestione della propria presenza on line.

 

Carlo MIglietta

Perchè non hai bisogno di un Social Media Manager?

Con la crescita esponenziale delle possibilità messe a disposizione dall’utilizzo del Social Media, molti imprenditori hanno compreso che è necessario essere presenti sulle varie piattaforme in maniera costante ed efficace. Molti, a causa della carenza di tempo o di una conoscenza superficiale degli strumenti messi a disposizione dai Social Media decidono di affidarsi ad un Social Media Manager.

Ma hai davvero bisogno di un Social Media Manager?

Andiamo per gradi:

Chi è un social media manager?

Il social media manager è una figura professionale che si occupa di studiare il pubblico del proprio cliente, elabora un piano editoriale e attraverso una comunicazione costante sulle varie piattaforme, quelle più utili a raggiungere il proprio pubblico, interpreta i bisogni attraverso dei messaggi mirati o almeno, così dovrebbe essere.

Perchè non hai bisogno di un Social Media Manager: 

Problema numero 1, è una figura esterna alla tua attività

Un Social Media Manager, lavora di solito con più clienti, probabilmente conosce poco il tuo settore e, nonostante studi approfonditi anche del funzionamento della tua azienda, ci saranno sempre dinamiche di difficile interpretazione. 

Problema numero 2, non può lavorare senza la tua collaborazione

Una continua collaborazione tra le parti è indispensabile per dare la possibilità al professionista di poter parlare e raccontare la tua azienda al meglio; Devi essere presente! 

Problema numero 3, hai poco budget

Un social media manager non lavora gratis, inoltre non bastano pochi euro per promuovere la propria attività sulle varie piattaforme per avere dei risultati dignitosi. Essere presente sui social, occuparsi della gestione, dell’analisi, della creatività, della promozione ha un costo che può non essere irrisorio.

Affidarsi a chi può gestire per pochi centinaia di euro può essere controproducente, ci si ritroverà ad accorgersi di aver gettato via dei soldi senza aver avuto alcun risultato sperato. 

Inoltre il social media manager non si occupa di aggiornare il tuo sito web, fare campagne Google ADS o migliorare il tuo SEO. 

 

Quindi cosa fare?

Fatti aiutare! Affidati ad un professionista!

La prima cosa da fare è affidarsi ad un professionista per una attenta analisi della tua azienda: quali sono le dinamiche, quali gli ambiti che soffrono di più, quali gli obiettivi che si vogliono raggiungere.

Comprendere quali sono gli strumenti che si hanno a disposizione e come si possono ottimizzare per raggiungere il proprio obbiettivo.

Studiare se la tua attività ha effettivamente bisogno di una presenza massiccia e costante sui social, perché non tutte le strategie devono necessariamente passare dai social network!

Una consulenza strategica è quello di cui hai bisogno! Devi aver ben chiaro come e dove agire per arrivare a degli obbiettivi ben precisi, quali e quanti clienti o potenziali tali potrai raggiungere, quale strategia per quale strumenti adottare, comprendere che è necessario effettuare strategie di Lead Generation per ottimizzare e migliorare i budget futuri.

Il miglior social media manager sei tu!

Una volta effettuata la tua consulenza strategica e compreso quali passaggi effettuare a questo punto solo chi conosce la propria attività dall’interno potrà gestire in modo congruo ed efficace la propria presenza sui social, insieme al proprio consulente marketing.

Così come avviene “off line” anche on line sarà necessario creare quelle condizioni affinché si crei empatia con il proprio pubblico, solo chi conosce dall’interno la propria attività, le richieste della proprio clientela e le dinamiche commerciali potrà creare queste condizioni.

Solo successivamente si potrà affiancare, formare e delegare qualcuno che possa continuare il tuo operato. 

In sintesi:

Studia il tuo business attraverso una consulenza strategica, ottimizza i tuoi strumenti di comunicazione, comunica efficacemente sui tuoi canali.

 

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Caso di studio: Improvvisart, come trasformare la propria comunicazione e ottimizzare le proprie strategie on line con nuovi strumenti.

 

Fino al settembre del 2016 la comunicazione web di Improvvisart avveniva in buona sostanza attraverso l’utilizzo dei propri canali social, una newsletter realizzata attraverso l’invio dal proprio client di posta elettronico e l’inserimento dei contenuti sul proprio sito web.

Nulla da eccepire se non fosse che tutti questi strumenti non davano alcun tipo di riscontro statistico sulla percentuale di lettura delle proprie comunicazioni, fatto salvo per le news postate sulla propria pagina facebook.

Inoltre il sito internet utilizzato fino a quel momento era stato realizzato nel 2011 sprovvisto di tecnologia responsive, privo di sitemap e codice analytics. Tutto ciò oltre che non fornire a google la struttura aggiornata del sito internet non poteva dare in alcun modo riscontro sul numero di visitatori che poteva generare e quindi non creare alcun tipo di dato sul grado di penetrazione ed efficacia della propria strategia web.

Con la creazione della nuova piattaforma (sito internet e sistema di mailing) si è voluto creare innanzitutto un sistema di invio massivo delle mail che fosse in grado di gestire anche grandi quantità di traffico, oltre a poter dare contezza dei lettori delle proprie comunicazioni mail.
Le nuove email hanno un template accattivante e sobrio, realizzato ad hoc per Improvvisart, un codice html5 leggero in grado di essere letto anche sugli smartphones.

Per la creazione del sistema di mailing si è realizzata una piattaforma direttamente sul server di improvvisart, evitando quindi i sitemi già noti come Mailchimp, MailUp o altri presenti sul mercato, dando così la più ampia flessibilità senza alcun limite di numero di indirizzi email da poter inserire e a cui inviare le proprie comunicazioni, offrendo così anche un forte risparmio economico non dovendo affrontare un canone per l’utilizzo di sistemi terzi.

 

Abbiamo creato il nostro sito internet nel 2011. Dopo 6 anni di attività in costante crescita ci siamo resi conto che era necessario aggiornare grafica e contenuti delle pagine con un layout più fresco, notizie chiare e immediate. Ci siamo affidati a ITC Advisor perché, avendo visitati altri siti da loro realizzati, abbiamo capito che potevano rispondere esattamente alle nostre richieste, avendo già esperienza nell’ambito culturale. Dopo nottate di lavoro e tante prove, oggi abbiamo online un sito nuovo, accattivante, dalla grafica semplice e facilmente accessibile, esattamente come lo desideravamo.

Abbiamo ricevuto numerosi complimenti e, da quando è stato lanciato, il sito è stato visitato da circa 2000 persone.
Un discorso più complesso riguarda la newsletter. Fino a qualche mese fa il metodo che veniva utilizzato per l’invio della stessa era “home made”, non affidandoci ad alcuna piattaforma non avevamo la contezza di quale fosse esattamente il nostro target, di quali notizie potessero interessare i nostri contatti in maniera minore o maggiore. Ma da quando abbiamo iniziato ad utilizzare il nuovo sistema il riscontro è stato immediato. I contatti derivanti dal sito sono aumentati, così come il numero di persone che legge la newsletter settimanale. Grazie agli strumenti di controllo della piattaforma, possiamo sapere qual è il giorno della settimana migliore in cui inviare la newsletter per avere maggiori visualizzazioni, possiamo capire l’orario migliore per l’invio, riconoscere i contatti che ci seguono in maniera fissa, quali quelli che accedono alle diverse pagine del sito, chi si ferma solo in home page, chi controlla l’aggiornamento delle news, etc.
In ITC Advisor abbiamo trovato professionalità, gentilezza, comprensione e grande aiuto.”


Alessandra Villa - improvvisart

 

In conclusione, grazie alla creazione della nuova piattaforma, Improvvisart ha potuto:

- migliorare la loro presenza sul web
- creare sistemi di invio personalizzato di newsletter con un sistema di statistiche integrato
- incrementare il numero medio di newsletter lette e di conseguenza aumentare il numero medio delle vendite per i loro spettacoli
- migliorare la strategia di comunicazione

 

Vai alla scheda riassuntiva del lavoro realizzato per Improvvisart >>